martedì 2 giugno 2015

BASTA RUSSARE! FINALMENTE SONNI TRANQUILLI!


Basta russare! Ad ognuno di noi può capitare di russare di tanto in tanto, ma se accade di frequente, può influenzare la qualità del sonno e la sua durata, oltre che infastidire i propri famigliari o compagni di stanza. Studi dimostrano che circa il 40% della popolazione russa. Durante il sonno, i muscoli del collo e della faringe si rilassano restringendo le vie aeree superiori. Il flusso d‘aria vi transita ad una velocità aumentata, facendo vibrare alcune parti nella zona faringeale; il rumore prodotto di questa vibrazione è il russare. Russare è quindi un processo meccanico, a cui si può ovviare meccanicamente. Qui entra in gioco la terapia odontoiatrica. 
Russamento

Il russamento leggero o primario non ha conseguenze sulla salute, mentre ne ha la roncopatia - il russamento patologico. Russare è più comune nel sesso maschile con una componente non trascurabile di ereditarietà. Il 4% di uomini ed il 2% di donne tra i 30 ed i 60 anni a causa del russamento presentano un elevato numero di apnee notturne mentre il numero delle persone che russano oltre i 60 anni con un numero elevato di apnee notturne raggiunge l'11% della popolazione.Non è rara nei bambini il russamento per l'ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille che pero risulta essere passeggera nella maggior parte dei casi.


Apnea

Apnea: arresto respiratoro durante il sonno.

A partire da un certa grado di gravità l‘apnea del sonno è una disfunzione grave che può essere causa oltre che di sonnolenza diurna anche di serie malattie sistemiche.L‘apnea è un arresto del respiro. L‘apnea ostruttiva è una restrizione completa delle vie respiratorie, mentre nell‘apnea centrale viene a mancare il riflesso centrale del respiro. L‘ipopnea è invece una riduzione del volume del respiro superiore al 50%. La gravità di questa disfunzione viene determinata ricorrendo all’indice di apnea/ipopnea (AHI). Un‘apnea/ipopnea dura almeno 10 secondi. Si contano le apnee per ora di sonno, 10 apnee all‘ora, danno un indice pari a 10. Un indice da 0 a 5 è considerato normale, da 5 a 10 lieve, da 10 a 20 di media entità, e sopra 20 si ha apnea grave del sonno.
L‘apnea ostruttiva è caratterizzata dall‘interruzione di un russamento (roncopatia) molto rumorosa. L‘apnea centrale invece non dà sintomatologia esterna.


Silensor-sl

Come agisce il bite antirussamento?La velocità del flusso d’aria diminuisce e si attenuano le vibrazioni rumorose delle parti molli. 

Il bite antirussamento Silensor-sl è costituito da un bite trasparente per l’arcata dentaria superiore ed uno per l’arcata inferiore. La mandibola viene mantenuta in posizione o anteriorizzata a mezzo di due connettori che uniscono lateralmente i due bite. In tal modo il Silensor-sl evita il restringimento delle vie respiratorie.
Silensor-sl lascia mobilità alla mandibola, ma impedisce abbassamenti e movimenti all'indietro.
Questa funzione rende Silensor-sl un dispositivo antirussamento confortevole e nel contempo efficace.

Indagini cliniche 1-6 hanno dimostrato che l‘anteriorizzazione mandibolare riduce il russare in oltre l‘80% dei pazienti e l’indice di apnea può essere ridotto di oltre il 50% .

Quando è indicato Silensor-sl? Dato che nella quasi totalità dei casi il russare è causato da restrizione delle vie aeree, si può prevedere che Silensor-sl sia in grado di portare sollievo. 
La struttura costruttiva non impedisce la respirazione con la bocca. Un peso corporeo notevolmente superiore alla norma può tuttavia esser di ostacolo. 
Un indice di massa corporea BMI (Body Mass Index) maggiore a 30 riduce progressivamente l‘efficacia di Silensor- sl. 
In caso di edentulia Silensor-sl non può essere applicato. L‘odontoiatra deve valutare se la dentatura residua assicura una ritenzione adeguata. 
Quando vi è sospetto di apnea del sonno, per la gravità di questa malattia, l‘utilità di Silensor-sl va verificata da un centro specializzato di analisi del sonno.









Bibliografia:
1 Oral appliances for snoring and obstructive sleep apnea:a review, Ferguson, Cartwright, Rogers, Schmid-Novara Sleep, Vol. 29, No. 2, 2006
2 Oral appliance therapy for the management of sleep disordered breathing: an overview, Robert T. Rogers, D.M.D. Sleep and Breathing, Vol. 4, No. 2, 2000
3 Dental considerations in upper airway sleep disorders: a review of the literature, Ivanhoe, Cibirka, Lefebre, Parr The Journal of Prosthetic Dentistry , Dec. 1999, 685
4 Mandibular advancement splints and CPAP in patients with obstructive sleep apnoea: a randomized cross over trial L‘Estrange, Luo, Smith, Grant, Simonds, Spiro, Battagel European Journal of Orthodontics 24 (2002) 239-249
5 Mandibular advancement and sleep disordered breathing Clark, Kobayashi, Freymiller • CDA Journal, April 1996

6 Dentistry‘s role in the diagnosis and co-management of patients with sleep apnoea syndrome A. H. Friedlander, I. K. Friedlander, M.A. Pogrel British Dental Journal, Vol. 189, No. 2, July 22, 2000


sabato 2 maggio 2015

BLEACHING: Tutto quello che devi sapere sullo sbiancamento dentale

Le cause della pigmentazione dei denti sono molteplici. Alcune discromie interessano tutta l'arcata e sono causate per lo più da cibi, bevande e tabacco, che col tempo possono macchiare lo smalto. Anche con l'avanzare dell'età i denti diventano più scuri. Si tratta di discromie generiche che possono comparire in chiunque. 

Come funziona lo sbiancamento?

Il processo di sbiancamento è possibile grazie alla capacità del perossido di Carbammide e del Perossido di Idrogeno di diffondersi liberamente attraverso lo smalto e la dentina e raggiungere tutte le parti del dente.  Per lo sbiancamento cosmetico sono sufficienti concentrazioni fino al 6% di Perossido di Idrogeno, che penetrano nella superficie esterna dei denti ed eliminano le macchie causate da cibi, bevande e tabacco. 
Nel caso di discromie causate da patologie, traumi e terapie mediche possono essere necessarie concentrazioni più elevate in grado di raggiungere le zone più profonde del dente pigmentato.
Questi perossidi si scompongono in radicali liberi di Ossigeno che  migrano fra i prismi dello smalto, decomponendo le molecole colorate che causano la discromia dentale. La struttura del dente non viene alterata. Semplicemente il colore interno del dente è reso più chiaro.
Gli agenti sbiancanti si scompongono in minuscole molecole e si dirigono in tutte le direzioni attraverso il dente, per cui non è necessario che tutta la superficie del dente sia coperta dall’agente sbiancante. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dei Perossidi nello sbiancamento dentale: smalto, dentina, otturazioni esistenti, e adesivi non sono alterati ne vengono danneggiati  dagli agenti sbiancanti.


Lo sbiancamento influisce sull’adesivo?

Nonostante gli agenti sbiancamenti rilascino una grande quantità di ossigeno nel dente, i legami adesivi esterni non vengono indeboliti. Se lo sbiancamento viene effettuato prima di un trattamento adesivo attendere 7/10 giorni dal completamento del trattamento.


Quanto dura lo sbiancamento?


I risultati ottenuti con lo sbiancamento  sono decisamente stabili ma in base all’ alimentazione e alle abitudini di vita del paziente può essere necessario ricorrere periodicamente a trattamenti di richiamo. 


Lo sbiancamento provoca sensibilità dentale?


La sensibilità dentale è un effetto collaterale relativamente comune dello sbiancamento. Se si verifica è temporanea e scompare dopo il completamento dello sbiancamento. Tuttavia tutti i prodotti Opalescence contengono agenti desensibilizzanti Formula PF (a base di Nitrato di Potassio e Fluoro) per un maggiore comfort. La ricerca ha dimostrato che il Nitrato di Potassio si diffonde attraverso lo smalto e la dentina e raggiunge la polpa proprio come il Perossido di Idrogeno. Il Nitrato di Potassio svolge invece più un’azione di analgesico o anestetico evitando che il nervo si ripolarizzi dopo essere stato depolarizzato nel ciclo del dolore. Il Fluoro agisce principalmente come un sigillante tubolare, otturando i fori e rallentando il flusso di fluido che causa la sensibilità.


 Che differenza c'è tra lo sbiancamento alla poltrona e gli sbiancanti domiciliari?

Per quel che riguarda lo sbiancamento alla poltrona i prodotti hanno una concentrazione di Perossido di Idrogeno superiore al 6% e seguono le disposizioni della Dir. 93/42/CEE (direttiva Dispositivi Medici). Si tratta di sbiancanti che per la loro natura medica devono essere applicati sul paziente  unicamente dal dentista. Nello sbiancamento domiciliare i prodotti hanno una concentrazione massima di Perossido di Idrogeno del 6% e seguono le disposizioni della Dir. 2011/84/UE (cd Direttiva Cosmetici). Si tratta di gel sbiancanti che hanno una modalità di applicazione tramite mascherina e quindi dopo la prima applicazione sotto la supervisione del professionista dentale, possono essere proseguiti a domicilio del paziente. L’utilizzo delle mascherine domiciliari pre-dosate, può essere una comoda soluzione per prolungare ed accentuare gli effetti dello sbiancamento alla poltrona effettuato dal tuo dentista di fiducia.


Come avviene lo sbiancamento?

Dopo l’attivazione Opalescence Boost viene applicato direttamente dalla siringa. Il flusso è uniforme e non cola. Il colore rosso intenso facilita il corretto posizionamento e garantisce l’eliminazione completa.
La diga liquida consiste in una resina acrilica verde fluida che viene posizionata nella gengiva al confine con il dente al fine di proteggere la gengiva dall'azione dello sbiancante per evitare arrossamenti e/o sensibilità. Il gel deve rimanere 20 minuti a contatto con lo smalto dei denti, trascorso i quali viene rimosso dal dentista. Non è necessario usare lampade.

Ci sono delle controindicazioni allo sbiancamento?

Corone, ponti, otturazioni e faccette non vengono sbiancati e il trattamento non deve essere eseguito durante la gravidanza e su minori di 18 anni.


L'importanza di una corretta diagnosi per uno sbiancamento efficace

Solo presso uno studio dentistico è possibile una diagnosi adeguata, premessa per uno sbiancamento corretto ed efficace  perché solo denti puliti e sani possono essere efficacemente sbiancati dato che placca e tartaro inibiscono gli effetti del gel sbiancante. 
Solo presso uno studio dentistico si possono trovare prodotti  sbiancanti la cui sicurezza ed efficacia è comprovata da anni di utilizzo e da molteplici studi clinici.
Solo presso uno studio dentistico sono disponibili diverse tipologie di sbiancamenti perché  ogni paziente è diverso ed ha bisogno di un trattamento a lui dedicato.


Ci sono pubblicità di sbiancamenti fai-da-te con acqua ossigenata a basso volume...funzionano davvero?
L'utilizzo frequente di acqua ossigenata ossida i tessuti molli: le gengive, le labbra, le guance, la lingua, provocando anche danni di distruzione di tessuto, infiammazione cronica, desensibilizzazione del sistema sensoriale.  Per questo è necessario rivolgersi al dentista che nell'esecuzione dello sbiancamento protegge le gengive con l’applicazione di una diga liquida, cioè una resina acrilica verde fluida che viene posizionata nella gengiva al confine con il dente. Inoltre protegge guance e labbra con un' apposito apribocca e usa il fermalingua per proteggere la lingua dal contatto con gli incisivi


Lo sbiancamento indebolisce lo smalto dentale?

Il gel sbiancante Opalescence contiene il fattore PF (che significa Nitrato di Potassio e Fluoro).  Il Nitrato di Potassio contribuisce a ridurre la sensibilità dentinale, fungendo da anestetico a livello della polpa, mentre il Fluoro a ridurre la carie e a rinforzare lo smalto. Insieme migliorano sensibilmente la salute orale generale.


 Lo Studio Dentistico Dott. Raffaele Fussi utilizza solo prodotti Oplascence della Ultradent.

Dal 1990 Ultradent (Salt Lake City, USA) ha sviluppato i primi gel sbiancanti della linea Opalescence. Da allora, grazie ad una ricerca costante e ad una linea di prodotti innovativa, i trattamenti sbiancanti Opalescence sono leader indiscussi di mercato a livello mondiale.  
Ultradent è certificata ISO 13485, e i suoi prodotti venduti in Europa recano il marchio CE.  Inoltre Ultradent ha accolto con grande favore l’approvazione della Direttiva 2011/84/UE sui prodotti sbiancanti perché in essa sono contenuti dei principi  che l’azienda ha sempre sostenuto: il trattamento sbiancante deve avvenire sotto la supervisione del professionista dentale.