sabato 1 novembre 2014

PRIME MANOVRE DI PRONTO SOCCORSO ODONTOIATRICO IN CASO DI TRAUMI DEI DENTI. PARTE PRIMA: AVULSIONE DEL DENTE PERMANENTE

Molti traumi possono colpire la dentatura, specialmente dei pazienti più giovani: cadute da bicicletta, incidenti sportivi o di gioco sono i casi più frequenti.  I traumi possono avere diverse conseguenze: avulsione completa del dente, frattura coronale del dente (rimane la radice ma la corona se ne va), sub-lussazione del dente (il dente rimane mobile).  

Pronto soccorso odontoiatrico

Conoscere le manovre necessarie per poter intervenire nel più breve tempo possibile, correttamente e senza affidarsi  al sentito dire o all'improvvisazione, in questi casi è determinante. Il successo o l’insuccesso della guarigione del trauma dipendono dalla tempestività e dalla precisione delle manovre che si eseguono nei minuti successivi al trauma. Il trauma impone dei tempi di intervento che non consentono il tempo di acquisire informazioni al momento (internet, chiedere ad esperti per telefono). Per questo, alcune nozioni di base dovrebbero far parte del bagaglio culturale di genitori, allenatori di sport, allenatori, istruttori, maestri perché sappiano come comportarsi in una eventualità del genere. 

Oggi ci occuperemo dell’ avulsione del dente permanente. L'avulsione è il distacco completo della corona e della radice dall'alveolo con la conseguenza che il dente “salta via”.


Cosa fare in una situazione del genere?
La prima cosa da fare è cercare il dente.  Una volta trovato il dente può essere tentato il reimpianto, a determinate condizioni. La condizione fondamentale è di non far disidratare il dente. è quello che gli anglosassoni chiamano “extra oral dry time” (il tempo in cui il dente è stato fuori dai fluidi corporali) non sia superiore a quarantacinque/sessanta minuti e la prognosi sarà tanto migliore quanto più basso sarà questo tempo. Poiché è ben difficile che entro un’ora sia possibile raggiungere un odontoiatra ed effettuare l’intervento d’urgenza, il dente dovrà essere immerso in un liquido che ne permetta il reimpianto. Il liquido  può essere; acqua semplice, soluzione fisiologica, meglio ancora latte anche diluito con acqua ma meglio ancora saliva umana.

Com’è possibile conservare il dente in saliva umana? 
Se abbiamo un piccolo contenitore possiamo raccogliere la saliva in una quantità tale da ricoprire il dente: non è necessario che la saliva sia del traumatizzato (può essere uno dei genitori o comunque persona di cui sia certa la mancanza di malattie trasmissibili attraverso i fluidi salivari).  Se non abbiamo un contenitore perché il trauma è occorso per strada può essere conservato sotto la lingua.  Nel caso in cui il dente fosse contaminato con terra o polvere il dente può essere lavato con acqua senza usare nessun altro tipo di prodotto. 

Deve essere contattato subito un odontoiatra spiegando l’accaduto. Nel caso in cui il trauma sia complesso riguardi cioè il naso, la faccia, e che quindi il primo soccorso venga eseguito in un pronto soccorso generale è importante, oltre che conservare correttamente il dente, allertare immediatamente l’odontoiatra perché il reimpianto non può essere eseguito dopo la ventiquattresima ora dal trauma.  Il dente verrà ripulito di eventuali residui e contaminazioni con soluzione fisiologica, reimpiantato nell'alveolo non prima di aver controllato che le pareti della cavità alveolare siano integre e non fratturate altrimenti è necessario ridurre la frattura.

Dente avulso e  dente splintato
Dopo il dente verrà splintato cioè bloccato attraverso un filo di nichel-titanio ortodontico ai denti accanto per alcune settimane. Una volta rimosso lo splintaggio, nel caso in cui il reimpianto abbia avuto successo e cioè il dente abbia ritrovato la sua fissità attraverso il parodonto, dovrà essere valutato il grado di guarigione.
Nel caso di pazienti molto giovani si può addirittura sperare nella guarigione pulpare. Va valutata anche la guarigione della membrana parodontale e la vitalità del dente nei pazienti meno giovani, bisogna tenere conto del riassorbimento della radice e seguito questo riassorbimento nel tempo per ottenere che almeno il dente possa rimanere in arcata fino ad un’età in cui possa essere sostituito con un impianto (nel caso di pazienti molto giovani). L’età in cui può essere eseguito un impianto in un soggetto molto giovane di solito viene considerato il ventesimo anno di età, per cui qualora il reimpianto dovesse progressivamente fallire lo scopo è di mantenere l’elemento in arcata fino al ventesimo anno.

Si precisa che il caso di avulsione del dente è una urgenza odontoiatrica. Questo significa che il trattamento deve essere eseguito il prima possibile e non procrastinato nel tempo, anche qualora avvenga nelle ore notturne deve essere contattato un odontoiatra disposto a trattarlo nelle ore immediatamente seguenti avendo cura di lasciare l’elemento avulso dentro i liquidi sopra descritti. L’eventuale terapia farmacologica di supporto è di pertinenza dell’odontoiatra e sarà descritta dal professionista stesso dopo l’intervento.


1 commento:

  1. C'è qualche modo per evitare che ciò accada? O c'è qualche predisposizione per i denti avulsione?

    RispondiElimina