domenica 9 novembre 2014

PRIMA VISITA E APPROCCIO COMPORTAMENTALE DEI BAMBINI CON IL DENTISTA

Qual'è l'età per la prima visita dal dentista? Spesso questa domanda viene rivolta al medico di famiglia o ad altre mamme, in realtà quasi mai viene rivolta al proprio dentista, il quale risponderebbe: è consigliabile che la prima visita odontoiatrica venga fatta al completamento della dentizione decidua (3/4 anni di età) indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche dentali, per valutare se la prognosi della dentizione futura sarà favorevole o meno. 
Durante la prima visita il bambino ha l'opportunità di prendere confidenza sia con l'ambiente operativo sia con il personale odontoiatrico. Naturalmente è indispensabile un'adeguata istruzione e preparazione all'accoglienza psicologica del bambino sia da parte dell'odontoiatra che dei genitori. E' consigliabile che l'ambiente operativo sia a misura di bambino, non ansiogeno ma tranquillizzante. Durante la prima visita vengono spiegati al piccolo paziente ed ai genitori i principi fondamentali della prevenzione primaria e le eventuali fasi del piano di trattamento, qualora necessario.



La principale prevenzione è quella della patologia cariosa degli elementi dentali decidui e permanenti. La patologia cariosa è una malattia infettiva a carattere cronico-degenerativo, trasmissibile, con cause multifattoriali che interessa i tessuti duri dentali determinandone la distruzione. Rappresenta ancora oggi una delle patologie più diffuse nella popolazione generale ed in particolare durante l'età pediatrica. 
Secondo la teoria proposta da Keyes nel lontano 1962, ma ancora oggi valida, sono necessari tre fattori di rischio fondamentali perché si realizzi la carie: una flora batterica cariogena, una dieta ricca di carboidrati fermentabili, ridotte difese dell'ospite.

Le condizioni socio-economiche ed ambientali-culturali giocano un ruolo importante nello sviluppo della patologia cariosa, influenzando anche le abitudini correlate alla salute orale, quali l'igiene orale personale e l'igiene alimentare. L'elevata prevalenza delle carie nella popolazione infantile italiana, la più alta nel mondo occidentale, ci porta a considerare l'intera popolazione come potenzialmente a rischio di carie pertanto sono necessari interventi preventivi di tipo estensivo.
Infatti è emersa una prevalenza di circa il 22% di patologia cariosa nei bimbi a 4 anni e di circa il 44% a 12 anni.  In Italia la quasi totale assenza sul territorio di servizi odontoiatrici di comunità rende ancora più difficile l'attuazione di programmi di prevenzione puntuali ed efficaci.

Tra gli interventi preventivi ricordiamo:
1) FLUOROPROFILASSI
La costante presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale riduce significativamente il rischio di carie. La somministrazione del fluoro attualmente non è invece raccomandabile in gravidanza in quanto non trova adeguato supporto delle evidenze scientifiche disponibili. In definitiva, sarà compito dell'odontoiatra prescrivere, valutando caso per caso, il mezzo di somministrazione più idoneo così come la concentrazione di fluoro da utilizzare, il tutto dopo attenta considerazione del rischio microbiologico effettuato con le adeguate tecniche.

2) SIGILLATURA DEI SOLCHI E FOSSETTE
La sigillatura dei solchi e delle fossette della superficie occlusale degli elementi dentali è una metodica di prevenzione della carie conosciuta ed applicata in tutto il mondo ormai da molti decenni. La metodica consiste nella chiusura meccanica delle irregolarità dello smalto dentario presenti principalmente sulla porzione masticante dei molari, dei premolari e in alcuni casi sulla superficie palatare dei denti anteriori: il tutto per impedire la colonizzare batterica dei solchi e delle fossette. 
Nei bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni più dell'80% delle lesioni cariose si manifesta nelle irregolarità dello smalto situate sulla superficie masticante, il 74% dei solchi dei molari permanenti trattati con questi metodica preventiva si mantiene sano a distanza di 15 anni.

La sigillatura è particolarmente indicata per i primi molari permanenti: questi elementi dentali, infatti, occupano una posizione piuttosto arretrata nel cavo orale dei soggetti di 6/7 anni (ricordo che il primo molare permanente è il primo dente permanente ad uscire in arcata all'età di circa 6 anni) e quindi non sono facilmente raggiungibili dalle setole dello spazzolino. 


Per finire vogliamo ricordiamo la prevenzione di una patologia molto severa: l'ECC (Early Childwood Caries o Baby Bottle Syndrom o Carie da Biberon o Carie della Prima Infanzia). E' una manifestazione rapidamente distruttiva.
La causa principale di questa patologia va ricercata nell'uso prolungato del biberon contenente sostanze zuccherate o latte anche non addizionato con zucchero, principalmente assunti nelle ore notturne quando il flusso salivare è fortemente ridotto. 
Il quadro clinico può presentarsi con forme iniziali di demineralizzazione dello smalto fino alla completa amputazione degli elementi decidui. La localizzazione clinica riguarda più spesso la superficie vestibolare (quella che guarda le labbra) dei denti anteriori della dentatura decidua e diffonde rapidamente al resto della dentizione. In letteratura sono riportati valori di prevalenza variabili tra l'1 e il 12% nei paesi industrializzati e valori superiori al 70% nelle nazioni in via di sviluppo e nelle fasce deboli della popolazione anche in paesi ad elevato reddito.
Le principali manifestazioni cliniche dell'ECC sono il dolore, la presenza di ascessi e fistole cui si associa una frequente compromissione dello stato di salute generale con possibile conseguente malnutrizione. 

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